
“La vostra casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni.”
Khalil Gibran
Chiunque abbia avuto l’esperienza di visitare delle case, si sarà sicuramente reso conto che alcune sanno accoglierci, proprio come fa una persona cara dalla quale anche noi stessi abbiamo il piacere di ricevere un caldo abbraccio. Non importa se esse hanno dei difetti esteti ci oppure sono in disordine, c’è qualcosa che ci fa star bene e si crea un rapporto speciale, quasi magico. Ci sono ambienti invece che ci fanno stare male, a volte malissimo. Come mai? Perché?
Mi sono appassionato e sto studiando l’AYURVEDA che è saggezza, scienza, arte, fi losofi a e vita. La parola Ayurveda è formata da “Ayur” e “Veda” che in sanscrito signifi cano “Vita” e “Conoscenza”. Essa infatti è “Conoscenza della Vita” o meglio ancora “Arte del Buon Vivere”.
L’Ayurveda, da sempre ha dato molta importanza al corretto stile di vita, dettando i principi guida per la prevenzione delle malattie e per il mantenimento del benessere psicofisico della persona.
Non so se qualcuno in occidente si sia mai preoccupato del benessere di una persona pensando al suo corpo più grande, cioè la sua CASA, io grazie agli insegnamenti del Maestro* sto portando avanti un progetto che vuole sensibilizzare i miei clienti e fargli conoscere quali sono i principi secondo la cultura vedica “VASTU”.
Questa intuizione mi è arrivata proprio dopo alcune giornate passate con lui. Una sera durante una meditazione mi è arrivata la chiarezza: i principi dell’Ayurveda sono assolutamente compati bili con quello che faccio, prendermi cura del corpo più grande delle persone, ovvero della loro casa.
Quindi, tornando alle domande del come mai e perché alcuni ambienti ci fanno star meglio di altri, posso affermare che ci sono case e ambienti che strutturalmente (Terra e Acqua), energeti camente (Fuoco e Aria) e intuitivamente (Spazio) sono più adatte al benessere e meglio compati bili alla nostra costituzione (VATA, PITA, KAPA).
In Ayurveda abbiamo una parola bellissima: “Dinacharya”, essa significa “gestire saggiamente la vita quotidiana” ed ha una grandissima valenza per la costruzione del proprio benessere.
Dopo aver ben riposato (camera da lett o) bisogna svegliarsi ed alzarsi presto, che è una delle più belle abitudini, questo piccolo cambiamento ti garantisco trasformerà la tua vita. La prima cosa da fare è andare in bagno per fare i bisogni, eseguire l’automassaggio e la pulizia dei sensi (stanza da bagno), dopodiché praticare yoga (soggiorno) e nutrirsi in maniera equilibrata e sana (stanza da pranzo). La
maggior parte delle case è composta da ambienti, ed ognuno di questi deve essere appunto adatto per purifi carsi (bagno), praticare (soggiorno) e nutrirsi (sala da pranzo).
La casa va costruita dividendo armoniosamente lo spazio. I luoghi o ambienti principali di una casa sono cinque come gli elementi : soggiorno con l’altare, camera da letto, cucina, sala da pranzo e bagno.
Ognuno di questi ambienti deve farci star bene ed essere idoneo per il regime giornaliero (Dinacharya).
Quando si costruisce una casa bisogna seguire saggiamente cinque principi (come i 5 elementi ) per stabilire un’armonia: divisione dello spazio, materiali, oggetti , forme, colori.
Una casa ben costruita deve rispettare queste caratteristiche:
– Deve essere stabile e con solide fondamenta (TERRA)
– Deve avere tubazioni e sistemi per convogliare le acque (ACQUA)
– Deve avere un impianto di riscaldamento e di illuminazione (FUOCO)
– Deve avere un buon rapporto aeroilluminante (ARIA)
– Deve essere animata, cioè avere un’anima (SPAZIO)
Ora veniamo alle qualità e alle caratteristi che generali di una casa secondo la scienza Vedica “VASTU”.
Queste riguardano soprattutto la struttura e la disposizione degli ambienti , qui sotto vediamo come:
La struttura deve essere armoniosa e con forma rett angolare; I colori utilizzati devono essere chiari ma non lucenti . I colori freddi, più rilassanti , come l’azzurro, vanno bene per le zone di relax, ad esempio la camera da letto, mentre i colori neutri tipo il giallo o il beige vanno bene per la sala da pranzo e il soggiorno, il bianco va sempre bene, non vanno mai bene i colori troppo scuri;
I materiali devono essere puri, ecologici, biologici ed eti ci, possiamo confrontarli e paragonarli ai sett e tessuti essenziali che compongono il nostro corpo (“Dhatu”).
Qui di seguito invece vediamo la posizione che dovrebbe avere la nostra casa, sempre secondo i principi
della cultura vedica “VASTU”:
– NORD: prosperità, ricchezza. Quindi cassaforte, gioielli, cose di valore;
– NORD EST: dei, divinità, stanza per l’altare e stanza da lett o per i giovani;
– NORD OVEST: lavanderia, sti reria;
– EST: camera da lett o;
– SUD EST: cucina, sala da pranzo;
– SUD: terrazzo, giardino, balcone;
– SUD OVEST: camera da lett o per gli ospiti ;
– OVEST: stanza da bagno e le cose pesanti come dispensa, TV, canti na, box, locali tecnici, scale.
Ora vediamo invece come meglio disporre gli spazi in casa:
– L’ingresso è l’ambiente che accoglie i tuoi ospiti in casa, quindi dovrà essere arredato con cura e fare in modo di senti rsi subito a casa, dovrebbe avere uno spazio dove sedersi e togliersi le scarpe prima di entrare;
– La porta di ingresso non dovrebbe essere orientata verso Ovest;
– La camera da lett o dovrà avere un lett o comodo e specifi co in funzione della nostra costi tuzione ed essere orientato possibilmente con la testa rivolta a nord, se possibile la porta dovrebbe essere laterale o meglio ancora di spalle, per lasciar andare ogni pensiero;
– Il bagno dovrà essere confortevole per permettere l’automassaggio e le pratiche giornaliere di purificazione;
– Il soggiorno e la zona da pranzo devono essere le zone con maggiore esposizione solare.
Molto importante è dedicare uno spazio della casa alla spiritualità, questo è un atto di grande conforto.
La creazione di un angolo dove trovare pace e raccoglimento ogni qualvolta il nostro essere ne senta la necessità. La posizione migliore sarà quel luogo tranquillo della casa, dove potersi raccogliere nella fede, l’orientamento possibilmente a Nord Est, che è la direzione dello sguardo verso l’altare del fedele mentre prega o recita i mantra; l’alternativa potrebbe essere Est oppure Nord. Se lo spazio è poco o si
tende a viaggiare molto, un altare portatile potrebbe essere la soluzione. L’altare può essere derivato da qualunque cosa, un tavolino o un ripiano ad esempio. A gusto personale sarebbe anche utile la collocazione di un tappetino, un cuscino oppure uno sgabello, per le pratiche di meditazione. L’allestimento, come insegna il Maestro*, non deve avere delle regole e un programma specifico, deve essere fatto con anima e cuore puro. Nel mio ad esempio ci sono Ganesha, Shiva, Varuna, Nandi, Gesù, La Madonna di Re o “Sanguinia” come la chiama il maestro, Buddha, la foto del maestro, la foto di Yogananda, alcune candele, un porta incenso e la conchiglia che ancora non so suonare ma imparerò.
Il mio tempio non rappresenta nessun schema logicoe regola, l’ho allestito con cuore puro e anima e a me dona tanta pace.
Questi sono semplici e piccoli consigli per aiutarti a rendere una Casa, la Casa, il Nostro Corpo più Grande.
-Danilo Harthmann
*Swami Joythimayananda, originario del Tamil (India del sud), è considerato un’autorità a livello mondiale nei campi dello Yoga e dell’Ayurveda. Ha appreso l’Ayurveda e la filosofia dello Yoga negli anni del suo lungo apprendistato in India. Ha fondato nel 1972 lo “Yoga Ashram” nel villaggio sacro di Kataragama e nel 1977 lo “Yoga Centre” a Kalkudah, sulla costa orientale dello Sri Lanka. Nel 1985 si è trasferito in Italia, e a Genova ha fondato il Centro Yoga e Ayurveda Joytinat. Collabora con l’Institute of Indian Medicine, la Open University e la Ayurvedic Academy di Pune (India). Recentemente ha inoltre ispirato la fondazione dell’Associazione Nazionale Ayurveda per professionisti
**Articolo presente nel numero 45 di Settembre del GIORNALINO DELLA CULTURA INDIANA Iscrivendoti GRATUITAMENTE all’area File potrai scaricare la tua copia, Puoi accedere da QUI.